Analisi Percorso Tour de France 2021: un percorso subito intenso costruito attorno alle due crono
La partenza del Tour de France 2021 è ormai vicina. La Grande Boucle quest’anno si svolge con una settimana d’anticipo rispetto alla sua collocazione abituale nel calendario, per evitare la sovrapposizione con le Olimpiadi di Tokyo 2020. In ogni caso, un posizionamento più vicino alla tradizione rispetto allo spostamento tra agosto e settembre dell’anno scorso, quando il coronavirus aveva cambiato completamente i piani dell’organizzazione. Sabato 26 giugno quindi Brest ospiterà il Grand Départ, per avviare la corsa verso i 3414,4 chilometri previsti verso Parigi, in cui domenica 18 luglio sarà proposto il classico arrivo sugli Champs Elysées. Nel mezzo tantissime salite e due cronometro individuali, per un totale di 58 chilometri, che disegneranno la classifica generale ed eleggeranno la maglia gialla di quest’edizione.
Percorso Tour de France 2021
La prima maglia gialla sarà assegnata sull’arrivo di Landerneau, 197,8 chilometri e sei GPM dopo la partenza da Brest. Il percorso della prima tappa è piuttosto atipico rispetto alla tradizione del Tour de France: se le prime cinque salite sono poste lontano dalla fase decisiva, il traguardo si trova in cima alla Côte de la Fosse aux Loups, terza categoria di 3 chilometri con una pendenza media del 5,7%. Anche la seconda giornata si presta a corridori con qualità di puncheur: i 183,5 chilometri da Perros-Guirec a Guerledan, con altri sei GPM, terminano proprio sul Mûr-de-Bretagne, con due chilometri al 6,9%. Anche in questo caso, l’esplosività dei corridori in grado di andare forte sugli strappi sarà determinante per la vittoria. Due tappe in cui anche i pretendenti alla vittoria finale dovranno farsi trovare pronte.
Con il terzo giorno, iniziano le possibilità per i velocisti puri. La Lorient-Pontivy si snoda su 182,9 chilometri sostanzialmente pianeggianti, con l’eccezione di un paio di côte ben lontane dal traguardo e difficilmente decisive nello scremare il gruppo. La prima volata a ranghi compatti potrebbe quindi arrivare in questo contesto. Ancora più ghiotta per le ruote veloci l’opportunità della quarta frazione, da Redon a Fougères. Breve, senza GPM, la giornata sembra non offrire alternative a uno sprint di gruppo. Mercoledì 30 giugno il primo grande appuntamento tra gli uomini di classifica, che si sfideranno nella prima delle due cronometro individuali. I 27,2 chilometri da Changé a Laval, interamente pianeggianti, permetteranno agli specialisti di giocarsi il successo parziale e di guadagnare terreno sugli scalatori puri, i quali dovranno cercare di perdere meno terreno possibile.
Le tappe in linea riprenderanno con la Tours – Châteauroux, 160,6 chilometri. Ancora una volta i velocisti avranno tutti gli elementi a loro favore per cercare di essere protagonisti assoluti. L’unica salita categorizzata, posta a metà percorso, non ha né la lunghezza né le pendenze per spaventare realmente anche i passisti meno a loro agio quando la strada sale. La seconda parte, interamente pianeggiante, farà da preludio a quello che pare uno scontato sprint di gruppo. Molto più incerta sulla carta la settima frazione, da Vierzon a Le Creusot: con i suoi 249,1 chilometri, è la più lunga dell’intero percorso. Dopo 150 chilometri in pianura, in cui si può pronosticare una lotta serrata per entrare nella fuga, gli ultimi 100 chilometri presentano cinque GPM in rapida successione. I più importanti saranno il Signal d’Uchon, seconda categoria che termina ai -18, e la successiva Côte de la Gourloye (2,4 km al 5,3%). Da quest’ultima al traguardo mancheranno appena 8 chilometri, quasi tutti in discesa. Vista la conformazione della tappa, è lecito aspettarsi che i fuggitivi avranno una buona chance di giocarsi il successo.
Il week end a conclusione della prima settimana presenta le prime due tappe di montagna in cui vedere battagliare gli uomini di classifica in appassionanti testa a testa. Si comincerà sabato 3 luglio con la Oyonnax-Le Grande Bornand, 150,8 chilometri con tante asperità da affrontare. Se le prime due salite, appena dopo la metà della corsa, non presentano pendenze proibitive, a fare la differenza sarà il trittico Côte de Mont-Saxonnex, Col de Romme e Col de la Colombière, tutte di prima categoria. Quest’ultima, 7,5 km all’8,5% medio, termina a 14 km dalla conclusione ed è seguita da una discesa che porta fino agli ultimi due chilometri, pianeggianti. Ancora più decisiva probabilmente la breve ma intensa Cluses-Tignes: 144,9 chilometri con cinque salite categorizzate, tra cui il primo HC (il Col du Pré) e la lunghissima Montée de Tignes, 21 km al 5,6% con scollinamento a un paio di chilometri dall’arrivo. L’ultima salita, che procede a strappi, ha sicuramente le caratteristiche giuste per stuzzicare la fantasia degli uomini di classifica.
Dopo il primo giorno di riposo a Tignes, in cui gli atleti e lo staff svolgeranno un nuovo tampone molecolare, la corsa riprenderà da Albertville con destinazione Valence dopo 190,7 chilometri. Dopo due giorni di fatiche in montagna con l’unico obiettivo di rimanere nel tempo massimo, i velocisti ritroveranno un percorso adatto alle loro caratteristiche. Gli uomini di classifica torneranno subito protagonisti nella Sorgues – Malaucène, che nei suoi 198,9 chilometri comprende la doppia scalata al Mont Ventoux. La prima verrà affrontata dal lato di Sault, più lungo ma con più possibilità di respirare, mentre la seconda dal versante di Bédoin, in entrambi i casi con scollinamento a 1910 metri sul livello del mare. L’arrivo è tuttavia posizionato dopo ben 22 chilometri di discesa, anche tecnica, in cui bisognerà avere la tecnica e la lucidità per guidare la bicicletta meglio dei rivali.
La grande fatica del giorno prima si farà sentire nelle gambe degli sprinter, di nuovo favoriti dall’altimetria della Saint-Paul-Trois-Châteaux – Nîmes. Su 159,4 chilometri, l’unica côte è posizionata dopo un’ottantina di chilometri. Ancora una volta dunque il più del lavoro sarà sulle spalle dei passisti, che dovranno portare i velocisti nella miglior posizione possibile nel finale. Cambia la lunghezza, non lo scenario nella successiva Nîmes – Carcassonne, con ben 219,9 chilometri da percorrere. Il pericolo principale per gli uomini di classifica in questo caso saranno i ventagli: ancora una volta, è lecito aspettarsi una volata a ranghi sostanzialmente compatti.
I corridori da percorsi collinari potranno ritrovare pane per i loro denti nella Carcassonne – Quillan, 183,7 chilometri con cinque GPM, tutti di seconda o terza categoria. È ipotizzabile che saranno due i momenti decisivi: il primo tratto, verso il Col du Bac, in cui si formerà la fuga di giornata e si potrebbe capire quanto il plotone voglia tenerla sotto controllo, e soprattutto il Col de Saint-Louis, 4,7 km al 7,4% con scollinamento ai -17 e discesa fino a 5 chilometri dal traguardo. La seconda settimana sarà chiusa dalla battaglia in montagna, nella frazione da Céret ad Andorra La Vella. Una sessantina di chilometri non troppo impegnativi porteranno il plotone ai piedi della Montée de Mont-Louis, prima delle quattro asperità su cui si dovranno inerpicare gli scalatori. La sfida decisiva comunque dovrebbe avvenire sul Col de Beixalis, 6,4 km con una pendenza media dell’8,5%. Ancora una volta l’arrivo è posto al termine della successiva, lunga discesa, di circa 15 chilometri.
Il secondo giorno di riposo ad Andorra farà da preludio alla terza settimana, che inizia con un trittico di giornate intensissime. Nei 169 chilometri da Pas de la Case a Saint-Gaudens sono racchiusi quattro GPM, di cui però i più impegnativi terminano a circa 60 chilometri dalla conclusione. Superato il Col de la Core, spetterà al Portet-D’Aspet fare l’eventuale selezione, ma gli ultimi 20 chilometri pianeggianti (con un unico strappo di 800 metri all’8,4%) potrebbero scoraggiare azioni da lontano. Toccherà allora alla Muret – Saint-Lary-Soulan tracciare distacchi più importanti in classifica generale, con 178 chilometri che terminano sul Col du Portet. Dopo 113 km in pianura, per i corridori sarà l’inferno: saranno infatti scalati in successione Peyresourde, Col de Val-Louron-Azet e appunto Portet, due prima categoria e un HC di grande difficoltà.
Contrariamente a quanto avvenuto in tante edizioni del passato, l’ultima sfida in montagna avverrà nel quartultimo giorno. La breve Pau – Luz Ardiden, di soli 129,7 chilometri, sarà la battaglia conclusiva tra gli scalatori. Inizialmente piatta, con due quarta categoria, la tappa si anima a partire dal chilometro 77 per rimanere durissima fino alla fine. Da Sainte-Marie-de-Campan il programma prevede il Col du Tourmalet, 17,1 chilometri al 7,3%, una lunga picchiata fino a Luz-Saint-Sauveur e la salita finale, 13,3 km al 7,4%.
Da quel momento in poi, dunque, soltanto pianura: prima nei 207 chilometri della Mourenx – Libourne, tappa adatta ai velocisti, poi nella decisiva cronometro individuale di 30,8 chilometri da Libourne – Saint-Emilion, priva di qualsiasi difficoltà altimetrica e con l’unica incognita delle energie rimaste nelle gambe degli uomini di classifica, e infine nella classica passerella finale con volata a Parigi, sugli Champs-Elysées. Ma già dall’ultima partenza, a Chatou, si saprà il nome del vincitore del Tour de France 2021.
Tappe Tour de France 2021
# | Tipo | Giorno | KM | Tappa | Partenza | Arrivo |
1 | Collina | 26 giugno | 197,8 | Brest – Landerneau | 12:10 | 17:00-17:27 |
2 | Collina | 27 giugno | 183,5 | Perros-Guirec – Mûr-de-Bretagne Guerledan | 13:10 | 17:30-17:55 |
3 | Pianura | 28 giugno | 182,9 | Lorient – Pontivy | 13:10 | 17:24-17:48 |
4 | Pianura | 29 giugno | 150,4 | Redon – Fougères | 13:25 | 16:52-17:10 |
5 | Cronometro | 30 giugno | 27,2 | Changé – Laval (cronometro individuale) | 12:15 | 17:22 |
6 | Pianura | 1 luglio | 160,6 | Tours – Châteauroux | 13:55 | 17:26-17:44 |
7 | Collina | 2 luglio | 249,1 | Vierzon – Le Creusot | 11:00 | 17:05-17:42 |
8 | Montagna | 3 luglio | 150,8 | Oyonnax – Le Grand Bornand | 13:10 | 17:06-17:32 |
9 | Montagna | 4 luglio | 144,9 | Cluses – Tignes | 13:00 | 17:30-18:07 |
– | 5 luglio | Riposo a Tignes | ||||
10 | Pianura | 6 luglio | 190,7 | Albertville – Valence | 13:05 | 17:23.17:46 |
11 | Montagna | 7 luglio | 198,9 | Sorgues – Malaucène | 12:00 | 17:18-17:57 |
12 | Pianura | 8 luglio | 159,4 | Saint-Paul-Trois-Châteaux – Nîmes | 13:30 | 17:12-17:33 |
13 | Pianura | 9 luglio | 219,9 | Nîmes – Carcassonne | 12:05 | 17:15-17:45 |
14 | Collina | 10 luglio | 183,7 | Carcassonne – Quillan | 12:25 | 16:48-17:13 |
15 | Montagna | 11 luglio | 191,3 | Céret – Andorra la Vella | 12:20 | 17:28-18:05 |
– | 12 luglio | Riposo ad Andorra | ||||
16 | Collina | 13 luglio | 169 | Pas de la Case – Saint-Gaudens | 13:05 | 17:21-17:46 |
17 | Montagna | 14 luglio | 178,4 | Muret – Saint-Lary-Soulan Col du Portet | 11:50 | 16:49-17:24 |
18 | Montagna | 15 luglio | 129,7 | Pau – Luz Ardiden | 13:35 | 17:19-17:44 |
19 | Pianura | 16 luglio | 207 | Mourenx – Libourne | 12:20 | 17:06-17:33 |
20 | Cronometro | 17 luglio | 30,8 | Libourne – Saint-Emilion (cronometro individuale) | 13:05 | 17:55 |
21 | Pianura | 18 luglio | 108,4 | Chatou- Parigi Champs-Elysées | 16:15 | 19:00-19:16 |
TOTALE | 3414,4 |
Altimetrie Tour de France 2021
Planimetrie Tour de France 2021
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